Per poterti accarezzare
le notti in cui non ci sei
studio i fiumi infiniti
che hanno le cose non dette
su ogni destino nel mondo.
Osservo i rami più in alto
quelli che adorano il sole
e cammino sulla pelle
ancestral delle radici
che han scelto l’oscurità.
Per poterti accarezzare
le notti in cui non ci sei
mi spoglio come morendo
dei tramonti nel più bello
e volo sopra i terrazzi
sfioro tutti i campanili
sveglio i campi di calle…
E mi basta quell’istante
di penombra sul tuo letto
per soffiare le tue labbra
finché esaurisci ogni sogno
e aspettare un’alba chiara
per ritornare da me.