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Romanza Italiana

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Dolci malinconie

in un Tosti al femminile, nato dall’incontro tra due artiste alla ricerca della sua anima più italiana e popolare.

(di Claudia Abbiati)

Nel 2016 si celebra il centenario dalla scomparsa di Francesco Paolo Tosti, compositore nato a Ortona nel 1846, con studi al Conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli. Ebbe una luminosa carriera come tenore che gli aprì le porte dei salotti di Roma e, in seguito, della corte della Regina Vittoria, in cui fu maestro di canto per più di trent’anni. Tosti ci ha lasciato un corpus di più di 500 romanze per voce e pianoforte, di cui il soprano argentino di origini italiane Ivanna Speranza e la pianista Enrica Ciccarelli propongono una selezione “al femminile” con l’obiettivo di mantenere la radice “popolare” di questi brani valorizzandone la scrittura eminentemente italiana.

Come vi siete conosciute e come è iniziata la vostra collaborazione come duo? Avete già collaborato in passato oppure questa è la vostra prima produzione insieme?

E.C.: «Ci siamo incontrate un paio di anni fa, complice Angela Fiore della casa discografica SFEM Classics che ha pubblicato i nostri precedenti cd singoli. Da quel momento è nata un’amicizia e il desiderio di fare musica insieme, su un progetto molto italiano».

Tosti è celebre per il suo vasto corpus di romanze: quali sono le caratteristiche di questo repertorio?

I.S.: «Tosti ha fatto della romanza da salotto un genere riconosciuto in tutta Europa e ci sono due sostantivi che accosterei al grande patrimonio che ci ha lasciato: raffinatezza e magia. Sono squisite, di una bellezza indistruttibile e, come gli scriveva Ruggero Leoncavallo in una lettera del 1893, “quelle canzoni resteranno a commuovere altri cuori perché sono la vera espressione della tua anima”. Anche oggi, in un momento particolare per la vita artistica in generale, è a mio avviso un repertorio molto attuale e soprattutto da rivalutare e nobilitare, affinché con la musica si possa sempre più trascinare l’ascoltatore in un “mondo di malinconie e dolcezze dove si compiono i migliori viaggi”, come ebbe a scrivere di Tosti la grande scrittrice Matilde Serao».

Come avete selezionato le Romanze che sono entrate a far parte di questo cd?

I.S.: «Le Romanze sono state selezionate prevalentemente in base alla mia vocalità, alla lingua – perché volevamo fare un album tutto italiano – e cercando di abbracciare un periodo quanto più ampio possibile all’interno della sua produzione. Ho selezionato 20 brani all’interno dei 9 primi cicli editi da Ricordi. La scelta non è stata facile per la bellezza e la vastità della produzione, ma ero sicura di non volere tradire due cose: la limpidezza e la nobiltà. È stato dunque automatico meditare sul tipo d’impostazione vocale e su come avrei dovuto lavorare per riprodurre le tante dinamiche riportate sullo spartito se l’intento era “parlare”, come Tosti voleva, alla gente. Per riuscire a disegnare determinate sfumature dovevo approfondire la consapevolezza dell’utilizzo del fiato senza mancare di intonazione e senza “spoggiare” i suoni. Il mezzo vocale doveva essere al totale servizio della parola e dovevo osare, lo ammetto, cantando in un modo che non è consueto ai nostri giorni per avvicinarmi allo stile “di grazia” che ha avuto esponenti raffinatissimi come Tito Schipa e Luigi Alva e che aveva consacrato la romanza da salotto. Con questo approccio ho ritrovato il belcanto e la verità del timbro. Da questa ricerca di verità poi sono arrivati i colori in cui riconoscere il mio spirito e la mia anima, il mio rapporto con la vita e con gli affetti. Era il percorso necessario ai fini di personalizzare le romanze, con la consapevolezza, la gioia ma anche la responsabilità di riproporre un repertorio di valore inestimabile».

E.C. «Da parte mia voglio aggiungere che, oltre al piacere di aver collaborato con Ivanna, per me questo disco è anche un omaggio a mio padre e alla sua terra meravigliosa che è l’Abruzzo. Infatti ho espressamente chiesto di poter inserire un paio di canzoncine tipiche abruzzesi».

Questo progetto proseguirà? Intendete fare nuove registrazioni dedicate a questi brani? Avete altre idee musicali ?

E.C.: «Ci auguriamo prima di tutto di poter far conoscere l’opera di Tosti anche attraverso i recital. Abbiamo pensato per i futuri concerti a una combinazione tra le romanze tostiane (per lo più incentrate sulla figura femminile) e una serie di arie scritte da alcune compositrici/cantanti come Isabella Colbran. Per quanto riguarda la mia attività di solista ho diversi appuntamenti in recital, sia in Italia che impegni all’estero anche con orchestra, oltre ad alcune collaborazioni cameristiche cui tengo molto con il violoncellista Enrico Dindo, il soprano Amarilli Nizza e il violinista Edoardo Zosi, con cui tra un mese debutterò nella Weill Hall della Carnegie Hall a New York, al termine di una tournée americana».

I.S.: «Devo dire che il repertorio da camera bussa alla mia porta da tanti anni e ho intenzione di continuare ad approfondirlo. Uno dei primi concorsi che ho vinto in Italia riguardava proprio la romanza da salotto. Oltre alla mia attività nel repertorio operistico ripeterò le masterclass in Argentina e Brasile in primavera e delle tournées in Corea del Sud; prossime le mie collaborazioni con Giampaolo Bandini, con il compositore jazz Alex Fabiani come cantante e autrice di testi per le sue colonne sonore e con Mariano Ceballos, che ha lavorato dal 2007 anche a fianco dell’appena scomparso Pierre Boulez».

Ivanna Speranza

Soprano argentino, si trasferisce giovanissima in Italia per studiare con Arrigo Pola e successivamente con Mirella Freni. A soli vent’anni debutta nell’Elisir d’amore di Donizetti. Questo dà inizio alla sua carriera che l’ha vista protagonista in diverse opere quali Don Pasquale e Il campanello di Donizetti, Dido and Aeneas di Purcell, Flora di Gagliani, Rigoletto, Falstaff e La traviata di Verdi, La bohème di Puccini, La sonnambula di Bellini, Don Giovanni di Mozart, Il telefono di Menotti e altre, lavorando in rinomate istituzioni musicali quali il Regio di Parma, La Scala di Milano, Comunale di Bologna, Ravenna Festival, Comunale di Firenze, San Carlo di Lisbona. Vince diversi concorsi internazionali e italiani ottenendo per la musica da camera al Teatro Massimo di Palermo il Diploma di eccellenza. Ha inciso rarità mozartiane nel disco Mozart da vicino abbinato al libro di Lorenzo Arruga, edito da Rizzoli. Vince il premio “Beniamino Gigli” ad Helsinki in Finlandia e viene nominata Ambasciatrice Culturale a Seoul in Corea del Sus, Paese nel quale apre la stagione nei panni di Violetta nella Traviata di Verdi al Daegu Opera House. All’inizio del 2014 esce il suo primo lavoro discografico come solista, Virtuosity Arias, per Sfem Classics e IMP. Diventa testimonial per Seven7, multinazionale asiatica, e volto per KIA in un importante spot pubblicitario. Hanno scritto di lei: «Ivanna Speranza: la forza del destino nel nome e nella voce. Come Kylie Minogue per il pop, Ivanna Speranza ha il penetrante fascino di una Venere tascabile per la lirica» (Mara Pedrabissi – Gazzetta di Parma). «Una sfida ben sostenuta: la Violetta Valéry interpretata il soprano Ivanna Speranza è ineccepibile sia vocalmente e teatralmente» (Sandra de la Fuente – El Clarin). «La sua coloratura vertiginosa farebbe impallidire più di qualche soubrette» (Hector Coda – La Nacion). «Il soprano argentino Ivanna Speranza ha conquistato la scena grazie alla sua voce eccezionale. Questa splendida sirena si è prodotta in arie drammatiche tratte dalla Sonnambula di Bellini e Così fan tutte di Mozart, per poi conquistare definitivamente il pubblico con la sua interpretazione della celebre aria “Caro nome” dal Rigoletto di Verdi» (The Jakarta Post, a proposito del concerto con Josè Carreras).

Enrica Ciccarelli

Pianista italiana, in oltre venti anni di attività concertistica si è fatta conoscere in tutto il mondo per le esecuzioni ricche di temperamento, energia, gusto e musicalità, come ha più volte scritto la stampa internazionale. Invitata da importanti organizzazioni concertistiche, orchestre sinfoniche e festival musicali in Europa, Asia e America, ha suonato anche al Teatro alla Scala, Concertgebouw di Amsterdam, Salzburg Festspielhaus, Teatro Comunale di Firenze, NCPA di Pechino, Herkulessaal di Monaco, Megaron Hall di Atene, Tonhalle di Zurigo, Auditorium di Santa Cecilia a Roma, Konzerthaus di Berlino, Bozar di Bruxelles, City Hall di Hong-Kong, Seoul Arts Center in Korea. Le collaborazioni con grandi artisti internazionali includono Salvatore Accardo, Paul Badura-Skoda, Mariella Devia, Toshiyuki Kamioka, Amarilli Nizza, Alexander Shelley, JoAnn Falletta, Alexander Kniazev. Ha registrato per Agorà, Sfem Classics e Verdi Records.Tra le incisioni più significative i Concerti di Robert e Clara Schumann, il Concerto di Grieg (live dal Concertgebouw di Amsterdam) e le Mazurche di Chopin-Viardot registrate in prima mondiale con il soprano Nizza. Dopo gli studi in pianoforte e organo presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano, ha completato la sua formazione artistica anche grazie a incontri di eccezione con maestri quali Jean-Bernard Pommier, Nikita Magaloff, Tatiana Nikolajeva e Sergiu Celibidache. Dal 2007 è direttore artistico della Fondazione La Società dei Concerti di Milano. Nel mese di marzo 2016 debutterà a New York con il violinista Zosi alla Carnegie Hall (Weill Hall).