Descrizione a cura di Monica Onnis.
Un fine settembre all’insegna della musica con il concerto itinerante in tre tappe ‘Effetti Sonori’
nei giardini delle strutture residenziali per anziani della Diaconia Valdese Valli
Torre Pellice, settembre 2020 – La musica per avvicinarsi, per stare insieme. In questo momento di allontanamento forzato, di distanze da rispettare, il suono acquista ancora più importanza. Sulle ali del canto (per citare un famoso lied di Mendelssohn) ci si può avvicinare, tenersi compagnia,comunicare e ricreare quell’unità messa a repentaglio dalla “pandemia”.
Questo il concetto che sta alla base di ‘Effetti Sonori’, concerto itinerante in 3 tappe nelle strutture residenziali per anziani della Diaconia Valdese Valli. Protagoniste e ideatrici di questo progetto, Laura Vattano, pianista; Ivanna Speranza e Francesca Lanza, soprani. Tre artiste sensibili che hanno fatto della musica e del canto la loro vita e professione; tre artiste che hanno intensamente voluto questo progetto, più che mai adesso, in un momento difficile e delicato, soprattutto per chi vive all’interno delle strutture residenziali per anziani.
‘Le persone possono essere isolate per vari motivi – ci raccontano le artiste-, e ora più che mai il suono può diventare quel legame che ci aiuta a ricreare un vincolo, anche solo per la durata di un concerto. La musica aiuta noi esecutori giornalmente e siamo sicure che anche all’ascoltatore possa offrire lo stesso sollievo’.
Si inizia il 23 settembre al Rifugio Re Carlo Alberto di Luserna San Giovanni (TO), si prosegue il 25 settembre all’Asilo dei Vecchi di San Germano (TO) e si chiude il 27 settembre alla Casa Valdese delle Diaconesse di Torre Pellice (TO). I concerti, che si svolgeranno tutti nel pieno rispetto delle normative anti-covid, si terranno all’aperto (in caso di maltempo in spazi coperti, esterni alla struttura) e saranno esclusivamente riservati agli ospiti delle case.
Le tre artiste, affini in molte cose, vedono la vita e interpretano la società in modo analogo: l’incontro con l’altro, l’ascolto, la condivisione e la solidarietà sono valori imprescindibili. ‘Ci siamo interrogate su cosa possiamo offrire – prende la parola Laura Vattano – e, visto che la musica è ciò che ci unisce, vogliamo condividerla. Partire dagli anziani significa ripartire dalla memoria, dall’esperienza, dalla saggezza e dal disincanto.Quale linguaggio meglio della musica può raccontare tutto questo al meglio?’.
Il progetto – ossia la musica per le persone che non possono raggiungere le sale da concerto – si concretizza in un momento (questo legato al covid19) che ha accelerato la messa in atto di un’idea che già da tempo animava le artiste. ‘Da anni – ci racconta Francesca Lanza – faccio parte di un progetto, in Inghilterra, con il quale abbiamo creato due spettacoli dedicati all’Opera che abbiamo rappresentato in varie case per anziani (hospice). Il rapporto che abbiamo instaurato con le persone e lo staff è stato incredibile. Anche perché non si esaurisce tutto con l’esecuzione; dopo ci si conosce, si parla, ognuno racconta le proprie reazioni, ciò che ha provato ascoltando alcune arie, qualcuno si ricorda di qualcosa. La musica smuove sentimenti e ricordi e poterne parlare arricchisce entrambe le parti’.
Sensazioni, emozioni, ricordi che la musica riesce a smuovere traslandoli in un sentimento molto simile alla felicità. Il Covid19 ha colpito corpi ed anime, famiglie e anche molte persone sole che una famiglia non l’hanno più. La musica, con la sua forza ed energia, può arrivare dove altro non arriva!
‘In questi ultimi anni – prosegue Ivanna Speranza – sono periodicamente tornata in Argentina, la mia terra madre, dove ho tenuto masterclass aperte alla comunità. Con mia grande sorpresa ho notato che tante persone della terza età seguivano queste sessioni di insegnamento e propedeutica abbinata al canto non solo come ascoltatori ma come allievi. Le loro emozioni mi hanno confermato che l’Opera, spesso vista come appannaggio di una piccola élite – deve essere messa a disposizione di tutti’.
‘Effetti Sonori’ si pone quale obiettivo di iniziare un dialogo musicale in queste strutture, sviluppandolo nel tempo. Grazie alla reciproca collaborazione – artiste e strutture – si sviluppa in maniera articolata l’idea del progetto perché possa divenire un appuntamento fisso che consenta, come sono solite operare le strutture residenziali della Diaconia Valdese Valli, un’apertura all’esterno, consolidando lo stretto legame che unisce strutture e territorio.
‘Siamo partite velocemente – prosegue Speranza – nell’organizzare questiconcerti come forma di volontariato in un momento che spinge ognuno, in ogni ambito a trovare qualche cosa da offrire per rafforzare i legami tra le persone. Concretizzare la nostra idea significa comunicare per non smettere di sentirci uniti’. ‘In questo periodo dobbiamo adattarci alle regole e normative imposte dal Covid19: stare all’aria aperta, usare una tastiera, forse dei microfoni… È un adattamento ai luoghi, alle condizioni atmosferiche (anche in caso di maltempo riusciremo a far sentire le nostre voci e la nostra musica!), ai tempi, ma siamo sicure che la musica diMozart, Rossini, Verdi, etc. riuscirà a resistere alle forzature “di circostanza”, senza perdere la sua forza’.
Per maggiori informazioni,
www.xsone.org | dvv.diaconiavaldese.org
Fb – XSONE |Rifugio Re Carlo Alberto | Casa delle Diaconesse | Asilo dei Vecchi