IL TEMPO E LE PAUSE NEL CANTO

Posted on

Como riconosciamo il tempo giusto?

Forse il tempo giusto sia quello in cui risaltano meglio “il sentimento ed il senso musicale” di ciò che cantiamo.

Come potremmo scoprilo senza un vero lavoro d’ introspezione? 

Non è possibile giungere a degli ottimi risultati se non abbiamo studiato con perizia e ragionato più volte circa la qualità con cui la musica fluisce viva e naturale attraverso di noi.

Ed una volta trovato il tempo giusto rimane invariabile? Quasi mai. Ma quanto cambia?

Ed è qui che entriamo nel concetto di elasticità e di misura che rimangono tra le qualità più grandi che un bravo interprete possa avere.

Mi viene in mente una frase di Toscanini che diceva “Sta attento alla crome e alle semicrome, ma non fare del solfeggio; se la musica si esegue com’è scritta non dice nulla”.

Cosa c’è di prezioso in mezzo a questi tempi forti e deboli che dobbiamo imparare a valorizzare, sopratutto i secondi?

Ci sono le pause!

Dovete sapere che è nelle pause che io costruisco il mio modo di cantare.

Vi sembrerà assurdo, ma è nelle pause che io nutro ogni mia ispirazione. Nelle pause e nel silenzi, il mio spirito decide il colore di ogni attacco, la morbidezza o il morso che serve ad ogni singola consonante per far nascere la parola, il sentimento con cui imbastirò ogni nuova figurazione. Io se non amassi le pause, non saprei cantare perché non saprei cosa il mio respiro mi suggerisce da dirvi.

Non si ascolta che nel silenzio.

Sono curiosa di sapere cosa vi suggerisce invece la vostra esperienza personale.

Ivanna.