Poema a Giusy Devinu
Dei colori eri la luna,
la luna piena e il pane;
eri l’azzurro dei laghi
vezzeggiati dal tramonto.
Dei profumi eri un abbraccio
rubato nelle stazioni;
eri un po’ senza saperlo
la madre di tanti fiori.
Minuta guardasti il Cielo
e una stella ti rapì.
Un angelo avrà i poemi
che noi non avremo più.
La musica ti scorreva
come un ruscello nel cuore,
ma eri dell’aria, dei fuochi
non della terra che attende.
Eri il frumento che brama
per le mani di un bambino,
non per essere frumento.
Sarai dove non sappiamo,
oltre il confine del sole,
dove nascono i destini,
dove è infinita la luce.
Sarai dove non possiamo
ne vederti, ne sentirti…
Ma il miracolo è sì forte
che l’esistenza si arrende:
Dei colori sei la luna
la luna piena e il pane,
sarai sempre da lontano
la madre di tutti i fiori.