Fuimos

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(FUMMO, Dames - Manzi)
Io fui una pioviggine di cenere e fatica
nelle ore rassegnate che vivevi,
goccia di solvente riversata,
fatalmente riversata,
sull’intere tue ferite.
Fosti tu una rondine spaesata
sulla neve…
Sempre per mia colpa come un fiore
che non beve.
Fummo la speranza che non c’era,
che non basta,
che non riesce a illuminar le sue ore quiete.
Fummo quel viandante che non prega,
che non chiede,
che non piange, che si è arreso.
Via! Non comprendi
Che così ti uccidi?
Non comprendi che ti sto chiamando?
Via! Non baciarmi che ti sto piangendo!
Se potessi non lo farei più…
Non vedi? Tanto meglio il mio dolore
col tuo amore si trascini
liberandoti di me.
Via! Non comprendi che ti sto salvando?
Non comprendi che così ti amo?
Non seguirmi, non chiamarmi,
non baciarmi,
non soffrirmi, non amarmi più.
Fummo attorcigliati nella morsa
di un presagio;
nella notte di una strada senza uscite,
fummo pallidi relitti di un naufragio
nelle scosse delle onde dell’amore e della vita.
Fummo trascinati con un vento e l’abbandono,
fino all’ombra dei misteri che avvolgevano
Il passato.
Fummo la speranza che non c’era,
che non basta,
che non riesce e illuminar le sue ore quiete.
Fummo quel viandante che non prega,
che non chiede,
che non piange, che si è arreso.
Trad. Ivanna Speranza

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